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07/05/15

Perche` abbiamo l'Italicum?


Abbiamo ora una in Italia un legge elettorale "porcata", come fu definita la sua precedente dal suo stesso ideatore, questa magari solo un po' piu` raffinata.
Con i dichiarati intenti di forzare il bipartitismo e garantire la governabilita`; sul primo ci sono dubbi che ci riesca, il secondo probabilmente bisogna riconoscere che lo conseguira`, assumendo un attimo per assurdo che essa sia un valore. Non voglio qui sostituirmi alla mille fonti che descrivono la legge e i meccanismi che induce, ma capire perche` siamo arrivati a questo. Bisogna guardare un po' la storia politica dell'Italia; un paese senza memoria storica, cha vive in un eterno presente, nell'odio del politico potente e/o corrotto del momento, e` un paese senza futuro.

La Camera dei Deputati approva
la legge elettorale denominata "Italicum"
Fonte: La Repubblica

Alla fine della seconda guerra mondiale e della guerra civile, i fondatori della repubblica ne concepirono una con un attento bilanciamento di poteri, due camere con uguale importanza che funzionassero come controllo democratico, un sistema pienamente proporzionale che garantisse rappresentanza a tutte le componenti della societa`, e parlamentare, nella misura in cui e` il partamento attraverso la definizione di una maggioranza ad esprimere e legittimare il governo e il suo presidente. Negli ultimi venti anni in Italia si e` fatta molta confusione tra potere legislativo e potere esecutivo; e in particolare si e` persa la nozione che il presidente del consiglio non e` nominato direttamente dal "popolo", ed e` giusto che sia cosi`. Tutta questa costruzione serviva e servirebbe tuttora ad evitare rigurgiti fascisti, l'accumulazione di potere politico, il culto della personalita`, ed e` stata una risposta coerente a queste domande che l'Italia e` riuscita a darsi uscendo dal ventennio.
L'attuale Segretario del Partito Democratico e Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, notabilmente senza essere neanche deputato, lo si puo` criticare per molti motivi, per il cinismo e l'opportunismo , l'assenza di cultura politica, l'assenza di fondamenti ideologici solidi. Pero` non e` un usurpatore della democrazia, ne` nella forma ne` nella sostanza, l'affermazione che nessuno l'ha eletto e` in parte forse vera ma inopportuna alla luce di quanto detto in precedenza. Ha inizialmente perso le primarie del suo partito, ma chi lo ha sconfitto, pur vincendo in un qualche senso le elezioni, non e` stato in grado di aggregare una maggioranza parlamentare e formare un governo; dopo una fase di transizione, ha partecipato a nuove primarie ottenendo la guida del partito, e lo spostamento di equilibri e linee politiche che questo ha determinato gli ha permesso di ottenere il sostegno delle due camere e legittimarsi come capo del governo, in pieno rispetto dei principi che guidano la democrazia italiana.

Torniamo alla storia d'Italia e alla sua costante per quarant'anni: un singolo partito al 40%, la Democrazia Cristiana, condannato a governare cercando coalizioni con partiti di centro, un grande Partito Comunista al 30%, una specie di stato nello stato, all'opposizione per definizione imposta dalla situazione internazionale; se per caso avesse raggiunto il 51%, ok questa non e` una verita` convalidata per via giudiziaria, pero` probabilmente la CIA era gia` pronta ad instaurare una dittatura militare. Tutte le fluttuazioni politiche sono destinate ad essere determinate solo da una parte dell'arco parlamentare, con nessuna possibilita` di alternanza tipo con una socialdemocrazia europea. C'era un partito abituato al potere, e vari ed in un numero crescente nel tempo piccoli partiti con una rilevanza enorme. La situazione era insostenibile, quasi inevitabile viene da dire che la corruzione dilagasse e il sistema esplodesse all'irrompere degli anni '90.

A questo punto si diffuse la convinzione che un sistema strutturalemte bipartitista, la tanto acclamata "democrazia dell'alternanza", avrebbe limitato la corruzione, e per forzarlo si introdusse un sistema elettorale maggioritario. Quindi l'Italia visse un decennio abbondante di labile bipartitismo: quelle che erano le anime democratiche della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista finirono per confluire in quello che ora e` il Partito Democratico (avreste mai immaginato solo due decenni prima i due partiti presentarsi coalizzati alle elezioni e perderle?), costretto per tentare di governare a coalizzarsi e con un 5-10% piu` a sinistra e un 5-10% piu` al centro, inconciliabili. Dall'altra parte un "centro-destra" guidato dalla demagogia, la retorica imprenditoriale, e il carisma e la potenza di fuoco mediatica da campagna elettorale di Silvio Berlusconi, che riusci` a tenere assieme anime completamente diverse, apparentemente assurdamente, pero` spinte da interessi particolari non in contraddizione: quel poco di destra liberale che esiste in Italia, quella componente di accanito conservatorismo cattolico, i post-fascisti, gli indipendentisti xenofobi del nord-est, rimasugli della massoneria, la mafia siciliana, gruppi di potere del nord come Comunione e Liberazione; e vi prego, non sto congetturando niente qui.

Il disfacimento personale del leader ha aperto uno scenario in cui nulla pare poter contrastare il Parito Democratico, finendo per snaturarlo, facendo predominare in esso una componente quasi neo-limerale e comunque post-ideologica, come se alla guia di un paesa fosse sufficiente la "buona amministrazione". La ricostruzione di una destra moderna, tipo quella tedesca, o francese, o inglese, sarebbe fondamentale, ma pare mancare completamente la necessaria cultura politica. Inoltre siamo di fronte all'emergere di un minoritario ma macroscopico movimentismo politico anti-corruzione con anime al suo interno molto contrastanti e senza chiari riferimenti ideologici, ma fondamentalmente indisposto alla collaborazione e al dialogo al di fuori di esso perche` noi siamo solo cittadini immacolati e il resto e` casta: tentare di registrare un panorama bipolare che non esiste, e` semplicemente illusorio.
Al di la` dei piu` o meno credibili buoni propositi, l'esito e` che il Partito Democratico si potrebbe essere asfaltato un'autostrada, sempre che non imploda dall'interno, verso una guida del paese solida ma per molti aspetti inconsistente, difficilmete smontabile nel medio-lungo termine, e a dispetto dei suoi intenti democratici, concentrando una quantita` di potere senza precedenti nella storia della repubblica italiana.

Ma c'e` una incomprensione di fondo che pochi evidenziano: la corruzione non e` un femomeno politico, ma culturale e giudiziario. Deve essere perseguita dalla magistratura, e prevenuta attraverso una cultura di trasparenza, legalita`, rispetto degli altri. La politica deve fornire strumenti legislativi, strumentali ed economici adeguati al sistema giudiziario, preservando la sua indipedenza e mettendolo nelle condizioni di esercitare la sua funzione repressiva; puo` contribuire, assieme ad altre componenti della societa`, a sviluppare un sostrato culturale dove la corruzione non trovi terreno fertile. Ma non si puo` semplicemente immaginare di eliminarla attraverso magiche e sofisticate alchimie legislative; e non e` corretto disegnare quadri legislativi assumendo che questo fenomeno sara` comunque in ogni caso presente.

Matteo Renzi, Fonte: blog del PD


Appendice:
Sono disponibili varie fonti di simulazione su come verrebbero ripartiti i seggi secondo la nuova legge elettorale in varie tornate elettorali passate. Qui mi limito a riportare la distribuzione dei consensi in alcuni momenti storici. Quante tracce di bipartitismo si possono osservare?

Elezioni Europee 2014
Si voto` con un sistema fondamentalmente proporzionale con soglia di sbarramento al 4%; costituisce una buona rappresentazione dell'attuale distribuzione dei consensi.
- Partito Democratico 40,8%
- Movimento 5 Stelle 21,2%
- Forza Italia 16,8%
- Lega Nord 6,2%
- NCD/ UDC 4,3%
- Altra Europa per Tsipras 4,0%

Elezioni Politiche 1996
Si voto` con la cosiddetta "legge Mattarella", 75% di seggi attribuiti da collegi uninominali e 25% con quota proporzionale ma con meccanismi diversi per le due camere, sistema che cerca di forzare il bipartitismo e spinge l'aggregazione delle liste in due coalizioni. Il sostanziale equilibrio tra centro-destra e centro-sinistra, unito al fatto che la Lega Nord si presento` non coalizzata, e le sottili alchimie imposte dalla legge elettorale, resero l'esito molto incerto. Per rappresentare al meglio la reale distribuzione di consensi al momento, riporto i risultati per liste della quota proporzionale alla Camera.
- Partito Democratico della Sinistra 21,1%
- Forza Italia 20,6%
- Alleanza Nazionale 15,6%
- Lega Nord 10,1%
- Partito della Rifondazione Comunista 8,6%
- Popolari per Prodi 6,8%
- CCD / CDU 5,8%
- Lista Dini / Rinnovamento Italiano 4,8%

Elezioni Poliche 1963
Sono una tipica tornata elettorale con sistema proporzionale puro della "Prima Repubbllica".
- Democrazia Cristiana 38,3%
- Partito Comunista Italiano 25,8%
- Partito Socialista Italiano 13,8%
- Partito Liberale Italiano 7,0%
- Movimento Sociale Italiano 5,1%

25/04/15

10 considerazioni a caso


Elevo a post del mio blog uno sfogo di pochi minuti che ho avuto dopo essermi imbattuto in questo "contenuto" recentemento diffuso sul social network Facebook, condiviso da un mio contatto, e che ha creato un discreto dibattito sulla sua pagina.

Contenuto prodotto per essere reso virale su Facebook
dalla pagina "Dimissini e tutti a casa",
nel momento in cui scrivo condiviso da quasi 30.000 utenti.

  1. Odio questa prassi da militante becero di decontestualizzare affermazioni di politici e diffonderle a scopo denigratorio.
  2. Sul presidente della camera dei deputati Laura Boldrini: si puo` legittimamente non condividere sue opinioni, ma e` uno dei pochi politici seri e rispettabili che ci siano in Italia con un curriculum senza macchie.
  3. La globalizzazione si e` realizzata in un modo tale che il benessere senza precedenti di circa un quinto del mondo e` basato sulla miseria senza precedenti dei restanti quattro quinti.
  4. --> Non penso di aver nessun diritto di dire "prima gli italiani".
  5. L'Italia, la Spagna e la Grecia, paesi di interfaccia dell'Europa con l'Africa, non possono gestire questi flussi da soli, ne` in un ottica di emergenza ne` di gestione politica nel lungo termine.
  6. --> Ci vuole piu` integrazione europea, e questi paesi con un atteggiamento molto provinciale negli ultimi decenni hanno avuto la responsibilita` politica di non ragionare in una ottica europea (Prodi e Tsipras e relativi governi uniche eccezioni, di nuovo, possono non piacere, ma...).
  7. Non ci si puo` limitare a dare la colpa alla Germania, a cui si puo` rivolgere specifiche critiche riguardo a come vede la politica l'economia e la societa`, ma almeno ha sempre ragionato in ottica europea, e vivendo in quel paese si vede.
  8. A proposito del turismo a Lampedusa che viene danneggiato dal fenomeno migratorio: ci sono molte aree e persone che vivono di turismo, esso puo` essere una valida integrazione in una economia sana, ma non puo` essere la base dell'economia, altrimenti basta niente a far crollare tutto.
  9. Mi pare che una riflessione sui propri stili di vita debba essere il punto di partenza per essere legittimato a parlare di queste cose.
  10. Come vedete il fatto che molti italiani emigrano in Germania e Francia perche` trovano piu` opportunita` per realizzarsi e condizioni di lavoro migliori....!!?? Sono parassiti delle loro societa` anche loro?

18/04/15

Slow Fast Food [IT]


Sono stato recentemente in un locale che si chiama M**Bun. E` una piccola catena esistente da qualche anno con al momento tre locali, due in Torino centro e uno a Rivoli, nella prima periferia della stessa citta`. Si definisce come Slow Fast Food. Di certo McDonald's non puo` brevettare il comunissimo prefisso scozzese Mc, ma interpretarlo come una sfida al colosso americano e` fin troppo facile. E` anche facile identificare la sponsorizzazione da parte di SlowFood.
Il locale si presenta come luogo dove comprare cibo pronto velocemente, da portarsi via o mangiare in ambienti dall'arredamento molto minimale, da ordinare al bancone in confezioni usa e getta e con un servizio ridotto all'essenziale. Ma poi si vedono subito le differenze. I prodotti sono cotti all'istante, perfino le patatine, da ritirare al bancone ma con un meccanismo che ti avverte appena sono pronti. Tutto il materiale e` riciclabile e dello smaltimento in appositi contenitori ci se deve preoccupare da soli. I prodotti, dalla carne alle bibite ai dolci, sono solo di ottima qualita` e di produzione locale, non solo come origine ma anche per la maggior parte come tradizione gastronomica. Questo e` enfatizzato dall'ironia puramente piemontese visibile in stickers disponibili in giro, e ricordato all'ingresso dalla statua di un bue, animale che in Piemonte la fa da padrone. Sono disponibili varie opzioni per vegetariani.
Il locale e` disseminato di stimoli visivi sui principi etici che li guidano, e sono reperibili con trasparenza informazioni sui produttori. Sul sito e` presente la lista completa; il produttore delle carni, l'Azienda Agricola Scaglia, anch'essa A Rivoli, in estate organizza visite guidate alla sua fattoria. Certo, paghi un po', ma la sostanza e non la forma. Per inciso, ho mangiato una tagliata di manzo superba.

M**Bun in Torino centro

Pochi giorni fa, per solo due giorni, e` stata aperta a Milano una hamburgheria trendy dal nome Single Burger. A sponsorizzarla due noti concorrenti del talent show culinario MasterChef, che avrebbero proposto ogni settimnana un speciale hamburger da loro concepito. Il primo sabato sera di apertura la rivelazione: il prelibato hamburger al bacon proposto e` un prodotto di McDonald's, progettato e realizzato con ingredienti, tecnologie e da personale della multinazonale americana, disponibile ora con il nome Bacon Clubhouse in ogni "ristorante" della catena. La storia non puo` essere liquidata semplicamente come uno scherzo ai gastrofighetti, o come una geniale operazione di marketing, e neache come il lecito tentativo di levarsi di dosso "pregiudizi" legati al brand. E` un fatto che fatica a penetrare in molte aree del Sud-Europa, e che pure studi condotti da loro stessi paiono indicare che, di pari passo a disperati recenti tentativi di pulizia dell'immagine, almeno in Europa realizzerebbe guadagni maggiori aumentando un po' la qualita` dei prodotti.

Single Burger, ora rinominato McDonalds premium in Milano centro

Certo e` facile uscirne dicendo che in fondo conta quello che piace, ma la questione resta: stiamo progressivamente perdendo in generale la capacita` di mangiare bene, nel senso anche solo di capire cosa vuol dire, per la salute e per l'ambiente. Molte persone sono soddisfatte di pagare tanto perche` un certo ristorante e` cool o sofisticato o elegante, ma la qualita` riguarda altri aspetti piu` intimamente legati al cibo: le tecniche di produzione e il loro impatto, la tracciabilita`, la localita`, il valore culturale. SlowFood nel suo cuore lavora molto bene su questi temi. A volte forse cade nell'apparire radical chic, pero` il futuro del cibo non puo` essere BIO per i ricchi e OGM per tutti gli altri. Ovviamente una tagliata di manzo locale di qualita` fatta bene costa di piu` di un hamburger in un fast food, ma il contrario non ti da` nessuna garanzia di per se`. Il messaggio che MacDonalds tenta di trasmettere e` quindi notevole: fatevi poco i fighi e venite a mangiare da noi tanto non ci capite niente e per voi e` lo stesso.
Ma questo non fa sparire i criteri oggettivi per dire che una tagliata di manzo di M**Bun e` meglio di un hamburger di McDonald's: e` documentato chi produce la carne e con che criteri, e` fresca, non fa migliaia di chilometri, senza conservanti usati solo per scopi estetici, senza pompaggio ormonale, senza cure antibiotiche per aumentare la produttivita`, niente mangimi ogm, niente produzione intensiva in impianti con decine di migliaia di capi in condizioni che non faresti visitare ma che tieni ben chiusi sperando che l'odore di letame non riveli troppo. Tutto questo lo vedi sulla salute e sull'impatto ambientale, e con un po' di cultura del cibo lo vedresti anche nel gusto, la cui conoscenza nella nostra societa` tende ad andare persa in preda al delirio dell'industrializzazione.
Un punto chiave del capitalismo e` l'idea che devi seguire i tuoi impulsi primari senza pensarci. Che un acquisto e` solo il coprire la distanza tra una volonta` e la sua soddisfazione, e non ha altre implicazioni. E` meglio che sia una azione impulsiva perche` e` prevedibile e indirizzabile. Invece, siamo responsabili del successo dei prodotti che scegliamo: CONSUMARE E` UN ATTO POLITICO.

08/04/15

Nightfall

Un eclisse di sole e` qualcosa ora di perfettamente compreso e prevedibile. Giorni prima siamo gia` invasi di informazioni sugli orari e le aree geografiche in cui puo` essere osservato, se non da tutta una serie di informazioni pratiche su come beneficiare al meglio dello spettacolo.

A solar eclipse is now something perfectly understood and foreseenable. Already days before we are invaded by informations about the timings and the geographical areas where it can be observed, if not by all a series of practical informations on how to benefit from the show.

Bambini guardano un eclissi di sole
Children look at a solar eclipse
credits Sky

Ma immaginate, all'alba dell'umanita`, doveva essere qualcosa di tremendo, che incuteva profondo timore e rispetto per l'ordine cosmico. In pieno giorno tutto si fa buio, un unorme mostro mitologico si divora il Sole, per poi restituirlo pochi minuti dopo, con grande clemenza, o al termine di scontri titanici, tra la gratitudine della popolazione.

But let's imagine, at the dawn of mankind, it must have been something terrible, which instilled deep reverence and respect for the cosmical order. In broad daylight everything gets dark, an enormous mythological monster devours the Sun, and then it gives it back a few minutes after, with great clemency, or after titanical struggles, among the gratefullness of the population.

Il Dragone Bakunawa mangia la Luna, mitologia filippina
Bakunawa Dragon eats the Moon, philipino mithology
Copyright Jerald Dorado

I due lupi Skoll e Hati inseguono i carri che trainano il sole e la luna, mitologia vichinga
The two wolves Skoll and Hati chase the chariots carrying the Sun and the Moon, viking mithology
"The Wolves Pursuing Sol and Mani", John Charles Dollman, 1909

"Nightfall" si spinge oltre. Scritto nel 1941 da Isaac Asimov, quando aveva appena 21 anni, nel 1968 e` stato votato dalla Science Fiction Writers of America come il miglior racconto di fantascienza mai scritto. L'idea di partenza e` la domanda, cosi formulata dal saggista e poeta Ralph Waldo Emerson nel secolo precedente: "Se le stelle apparissero una sola volta ogni mille anni... Come gli uomini crederebbero, adorerebbero, e preserverebbero per molte generazioni il ricordo della citta` di Dio!" La risposta che il giovane Isaac si diede fu invece semplicemente: "Gli uomini impazzirebbero".
La costruzione e` la seguente: dei simil-umani vivono su un pianeta da qualche parte nell'universo, che fa parte di un sistema planetario in cui ci sono sei soli, e le orbite sono tali che ogni parte del pianeta e` sempre esposta alla luce di almeno uno di questi. Essi sono abituati alla luce e condiderano il buio come qualcosa di inconcepibile. Esiste pero` anche un pianeta, normalmente non visibile, la cui orbita e` tale che una volta ogni qualche migliaio di anni si frappone tra il pianeta abitato e l'unico sole che ne illumina una faccia in quel momento. Si produce percio` una eclissi, che lascia gli abitanti al buio, che lascia loro vedere le mitiche "stelle", oggetti misteriosi tramandati da vecchie leggende apocalittiche. Qualunque cosa siano devono essere assolutamente tremende.

"Nightfall" goes further on. Written in 1941 by Isaac Asimov, when he was just 21 years old, in 1968 it was voted by the Science Fiction Writers of America as the best science-fiction short story ever written. The starting idea is the question, as formulated by the essayist and poeat Ralph Waldo Emerson in the former century" "If the stars should appear one night in a thousand years, how would men believe and adore, and preserve for many generations the remembrance of the city of God!" Instead, the answer that the young Isaac gave himself was simply: "Men would go mad".
The construction is the following: simil-humans live on a planet somewhere in the universe. It is part of a planetary system where there are six suns, and the orbits are such that every part of the planet is always exposed to the light of at least one of these. They are used to the light and they consider the darkness as something unconceivable. But there exist another planet, usually not visible, whose orbit is such that every a few thousand years comes between the lived planet and the only sun which lights up one of its faces in this moment. Hence an eclipse is produced, which leaves the inhabitants in the darkness, which allows then to see the mytical "stars", mysterious objects handed down by old apocalyptic legends. Whatever they are, for sure they must be absolutely terrible.

Nightfall, copyright Don Dixon, Cosmographica

L'intreccio e` cosi` assemblato: si e` appena scoperta la legge di gravitazione universale; questa porta a prevedere l'esistenza nel sistema planetario di un altro oggetto, invisibile. Si nota poi che la sua orbita e` tale da produrre, ogni paio di migliaia di anni, il gia` menzionato eclisse. Questo sembra avallare le ipotesi catastrofiche dell'avvento del "Buio". Nel frattempo ritrovamenti archeologici rivelano che la civita` e` stata perdiodicamente annientata da incendi devastanti, e ricostruita in seguito a fatica, piu` volte nel corso della storia. E gli intervalli di tempo dei due fenomeni... corrispondono.
Il prossimo eclisse risulta essere presto. Una comunita` di persone, soprattutto scienziati frequentanti l'osservatorio astronomico, si prepara al peggiore degli scenari; allestisce un bunker, per resistere alla follia dilagante, alle orde di persone prese dal panico, fomentate da integralisti religiosi, disposte a bruciare qualunque cosa alla disperata ricerca di luce. Ma anch'essi saranno presi dal delirio. " Trentamila potentissimi astri risplendevano di un fulgore che feriva l'anima, più spaventosamente gelido, nella sua orrenda indifferenza, del vento tagliente che spirava invisibile attraverso un mondo freddo, orribilmente informe. ... Aton (la guida autorevole del gruppo di scienziati) da qualche parte, frigna e singhiozza come un bambino terrorizzato: 'Stelle, tutte le Stelle, noi non sapevamo niente. Non sapevamo affatto. Credevamo che sei stelle in un universo fossero tante... Adesso è l'oscurità per sempre, per sempre' "

The plot is assembled in this way: the laws of universal gravitation has just bee discovered; this leads to foresee in the planetary system the existence of another object, invisible. Then it is noted that its orbit is such that it produces, every couple of thousands of years, the aforementioned eclipse. This seems to validate the catastrophic hypothesis of the advent of the "Nightfall". In the meanwhile archeological findings reveal that the civilization has been periodically annihilated by devastating fires, and rebuilt with efforts again, more times in the course of history. And the time intervals of the two phenomena... correspond.
The next eclipse turns out to be soon. A community of people, mainly scientists frequenting the astronomicl observatory, gets ready for the worse scenario; they set up a bunker, to resist to the madness taking over, to the hordes of panic-stricken people, instigated by religious integralists, ready to burn down everything in the desperate search for light. But they will also fall into delirium. " Thirty thousand mighty suns shone down in a soul-searing splendor that was more frighteningly cold in its awful indifference, than the bitter wind that shivered across the cold, horribly bleak world. ... Aton (the distinguished guide of the group of scientists), somewhere, was crying, whimpering horribly like a terribly frightened child: 'Stars, all the Stars, we didn't know at all. We didn't know anything. We thought six stars in a universe is something... is Darkness forever and ever and ever' "

12/03/15

Yanis Varoufakis scrive al New York Times che non c'e` spazio per giochi in Europa

In collaborazione con     www.paula-perez.blogspot.com
Yanis Varoufakis parla nel parlamento greco
Credits: die Welt


Sicuramente ha dei modi fuori dalle righe. C'e` chi afferma che questo crei imbarazzi, non solo tra le diplomazie internazionali, ma anche presso i propri colleghi nel partito Syriza. Nonostante cio`, il nuovo ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis e` sicuramente una figura di spicco ed estremamente stimolante.

Ha una formazione da matematico, in particolare si e` dedicato allo studio della "Teoria dei Giochi". E` un economista che ha viaggiato il mondo, e si e` sempre trovato a lavorare in ambienti accademici e politici troppo neo-liberalisti per la sua sensibilita`. Arriva a definirsi a volte un "marxista erratico". Al punto di riferimento dell'"ortodossia comunista" riconosce un grande merito ed un grande torto. Il grande merito sarebbe di aver identificato nel lavoro una variabile economica qualitativamente diversa da tutte le altre, in quanto portatrice di valori umani. Pero`, proprio il suo intenso desiderio di fornire una base scientifica alle aspirazioni della classe proletaria, lo avrebbe portato ad un grande torto: Il non aver mai riconosciuto che non puo` esistere una formulazione consistente di un modello econonomico che comprenda sia il valore che il profitto come variabili. Tra i suoi riferimenti culturali ci sono oltre a John Von Neumann, anche The Matrix, Star Treck, e perfino Immanuel Kant. Cura un blog dal nome "Thoughts for a post 2008 world" [Pensieri per un mondo dopo il 2008]. I suoi post rivelano come, al di la` della sua preparazione, abbia dedicato tempo a ragionare su vari aspetti della crisi economica e sociale in corso. Oltre a questo, ha sempre mostrato di essere realmente dedito ed interessato al futuro del suo paese e dell'Europa tutta.

Vado qui a proporre una traduzione in italiano di una lettera che ha scritto al New York Times e qui pubblicata il 16/02/2015, mentre erano in corso i colloqui con i partner europei. In questi negoziati la Grecia ha infine ottenuto un rinvio dei termini della restituzione dei debiti e la ridiscussione di alcune clausole che gli permettano un minimo di margine di manovra. Queste erano considerate dal nuovo governo greco precondizioni perche` possa organizzare il suo piano di stabilizzazione del bilancio, rilancio della piccola economia e miglioramento della drammatica situazione sociale. Oltre a questi propositi, emergono chiaramente da questa lettera interessanti tratti della sua personalita`.


Non c'e` tempo per giochi in Europa, di Yanis Varoufakis, ministro delle finanze greco

New York Times 16/02/2015


Sto scrivendo questo pezzo a margini di cruciali negoziati con i creditori del mio paese, negoziati i cui risultati potrebbero segnare una generazione, e potrebbero costituire un ponto di svolta per spiegare la natura dell'esperimento dell'Europa con l'unione monetaria.

I matematici che studiano la "Teoria dei Giochi" analizzano le contrattazioni come fossero tra giocatori egoisti che si devono dividere una torta. Siccome spesi molti anni durante la mia vita di accademico dedito alla ricerca in teoria dei giochi, alcuni commentatori si sono affrettati a presumere che come ministro dell'economia greco mi sarei dedicato ad ideare bluff, stratagemmi e opzioni alternative, combattendo per ottenere il piu` possibile da una "mano debole".

Niente potrebbe essere piu` lontano dalla realta`.

Se di qualcosa, la mia formazione in teoria dei giochi mi ha convinto che sarebbe pura follia pensare alle discussioni tra la Grecia e i nostri partner come un gioco di mercanteggiamento da vincere o perdere attraverso finte e sotterfugi tattici.

Il problema della teoria dei giochi, come ero solito dire ai miei studenti, e` che da` per scontati gli obiettivi dei partecipanti. Nel poker o nel blackjack questa assunzione non e` problematica. Ma nelle attuali discussioni tra i nostri partener europei e il nuovo governo greco, l'intera questione e` forgiare nuovi obiettivi. E` dare forma ad un nuovo atteggiamento mentale che trascenda le divisioni nazionali, dissolva la distinzione creditore-debitore in favore di una prospettiva pan-europea, e collochi il bene comune europeo al di sopra della politica meschina, di dogmi che risultano tossici se universalizzati e di un approccio "noi contro di loro".

Come ministro delle finanze di una nazione piccola, stressata fiscalmente, priva di una banca centrale e vista da molti dei nostri partner come un problematico debitore, sono convinto che abbiamo solo un'opzione: evitare ogni tentazione di sperimentare con le strategie in questo momento cruciale, e invece presentare onestamente i fatti sull'economia sociale greca, discutere le nostre proposte per far tornare a crescere la Grecia, spiegare perche` queste sono nell'interesse dell'Europa, e rivelare le linee rosse che la logica e il dovere ci impediscone di oltrepassare.

La grande differenza tra questo governo e i precedenti governi greci e` duplice: siamo intenzionati a scontrarci contro potenti interessi personali per far ripartire la Grecia e guadagnarci la fiducia dei nostri partner. Siamo anche intenzionati a non essere trattati come una "colonia del debito" che deve soffrire quello che si merita. Il principio della maggiore austerita` per l'economia maggiormente depressa sarebbe bizzarro se non causasse tanta sofferenza non necessaria.

Spesso mi viene chiesto: cosa succederebbe se l'unico modo per assicurarsi finanziamenti fosse superare le linee rosse e accettare misure che considerate parte del problema invece che della sua soluzione? Fedele al principio che non ho il diritto di bluffare, la mia risposta e`: le linee che abbiamo presentato come rosse non verranno attraversate, altrimenti non sarebbero veramente rosse ma solumente un bluff.

Ma se questo portasse tanta sofferenza alla vostra gente? Mi viene chiesto. Sicuramente state bluffando.

Il problema di questa linea di ragionamento e` che presume, insieme alla teoria dei giochi, che viviamo in una tirannia delle conseguenze. Che non ci sono circostanze in cui si debba fare cio` che e` giusto non come una strategia ma semplicemente perche` e`... giusto.

Il nuovo governo greco innovera` contro tale cinismo. Rinunceremo, qualunque siano le conseguenze, ad accordi che siano sbagliati per la Grecia e sbagliati per l'Europa. Il gioco dell'"extend and pretend" [prolungare le scadenze e fare finta che tutto e` come prima], che inizio` quando nel 2010 il debito pubblico della Grecia divenne inservibile, finira`. Niente piu` prestiti, non finche` non avremo un piano credibile per far crescere l'economia ed essere in grado di ripagare questi debiti, non finche` non aiuteremo la classe media a rimettersi in piedi e non finche` non affrontaremo l'odiosa crisi umanitaria in corso. Niente piu` programmi di "riforma" che bersagliano i poveri pensionati e i negozi a gestione familiare lasciando intoccata la corruzione su larga scala.

Il nostro governo non sta chiedendo ai nostri partner una via d'uscita che ci permetta di non ripagare i nostri debiti. Stiamo chiedendo alcuni mesi di stabilita` finanziaria che ci permetta di imbarcarci nel proposito di riforme che un'ampia popolazione greca puo` fare proprie e supportare, cosi` possiamo riportare la crescita e terminare la nostra incapacita` di pagare i nostri debiti.

Qualcuno potrebbe pensare che questa ritirata dalla teoria dei giochi sia motivata da qualche agenda da sinistra radicale. Per niente: qua il l'influenza principale e` Immanuel Kant, il filosofo tedesco che ci insegno` che la persona razionale e libera fugge dall'impero dell'espediente facendo cio` che e` giusto.

Come sappiamo che la nostra modesta agenda politica, che costituisce la nostra linea rossa, e` giusta in termini kantiani? Lo sappiamo guardando negli occhi dell'affamato nelle strade delle nostre citta`, o contemplando la nostra classe media sotto tensione, o considerando gli interessi della gente che lavora duro in ogni villaggio e citta` europea all'interno della nostra unione monetaria. Dopo tutto, l'Europa riguadagnera` la sua anima quando riguadagnera` la fiducia della gente attribuendo al loro interesse un ruolo centrale.

09/02/15

Lettera aperta ai cittadini tedeschi, di Alexis Tsipras

Alexis Tsipras firma la carica presidenziale
Credits: Aris Messinis, AFP

Il neo primo ministro greco Alexis Tsipras, il 13 gennaio, ovvero circa due settimane prima delle elezioni che lo avrebbero portato alla guida del paese, ha scritto una "Lettera aperta ai cittadini tedeschi", pubblicata sull'Handelsblatt, un importante periodico economico tedesco di impostazione liberale e con una tiratura di circa 200.000 copie. Questo abbastanza sorprendentemente si sottrae in qualche modo al suo ruolo giornalistico e alla possibilita` di essere luogo di dibattito pubblico, chiedento 0,49 Euro per la visualizzazione online dell'articolo. E` comunque possibile reperirla altrove, e si trovano anche versioni in inglese, francese, spagnolo, ma tuttora al meglio delle mie conoscenze non in italiano.
Vado quindi a pubblicare qui una traduzione. Oltre che essere stato un interessante esercizio di interpolazione se non di mediazione linguistica, mi sembra uno strumento molto utile per comprendere qualcosa di quello che sta succedendo al fondo del Mediterraneo, e con conseguenze per l'Europa tutta. Serve per andare oltre alla rappresentazione mediatica che ne viene prevalentemente fatta, come minimo superficiale, semplicistica, accomodante, quando non denigratoria, ai limiti del grottesco, se non deliberatamnete in cattiva fede, tesa a rendere indiscutibile e ineluttabile una formulazione puramente ultra-liberale della crisi e idem un approccio alla sua supposta soluzione. Come a permettersi di dimenticarsi che dietro c'e` una classe politica sicuramete impreparata, mai rinnovatasi dopo una dittatura finita troppo tardi, una oligarchia corrotta in fuga dalle sue responsabilita`, dei soccorritori internazionali con una visione parziale e miope, e soprattutto una popolazione che ne sta soffrendo pesantemente le conseguenze.
E` uno scritto molto lucido, pulito, chiaro, dritto al punto anche se sufficientemente articolato, sicuramente non emotivo, ma incline ad un ragionamento pacato, in linea con le aspettative almeno formali di chi l'avrebbe letto, non un discorso da campagna elettorale ma con l'obiettivo di legittimarsi tra i leader europei.


Cari lettori di Handelsblatt,

So a priori che la maggior parte di voi avra` probabilmente un'opinione gia` formata sul contenuto di questa lettera. Io vi invito, comunque, a leggerla senza pregiudizi. I pregiudizi non sono mai stati buoni consiglieri, e ancora meno in un momento dove la crisi economica li rinforza, alimentando l'intoleranza, il nazionalismo, l'oscurantismo, e perfino la violenza.

Con questa lettera aperta vorrei esporvi un punto di vista diverso di quello che vi e` stato raccontato al riguardo della Grecia a partire dal 2010 fino ad oggi. E ci tengo sopratutto ad esporre con franchezza i progetti e gli obietivi del mio partito SYRIZA, che dopo il 26 gennaio potrebbe essere chiamato a formare il governo greco.

Nel 2010, lo Stato greco ha cessato di essere nella condizione di ripagare il suo debito. Sfortunatamente, i dirigenti europei hanno deciso di fare credere che questo problema si potesse superare attraverso la concessione del piu` grande prestito mai consentito ad uno stato, alla condizione che si sarebbero applicate certe politiche di riforme finanziarie strutturali. Sebbene queste, con certezza matematica, non potessero che diminuire le entrate nazionali destinate al ripagamento dei nuovi e vecchi prestiti. Un problema di fallimento e` stato allora trattato come se fosse un problema di liquidita`. In altri termini, l'attitudine adottata era quella del cattivo banchiere che, invece di riconoscere che il prestito accordato con la societa` in fallimento e` insostenibile, gli concede dei prestiti supplementari, con la pretesa che i vecchi debiti vengano comunque pagati, prolungando cosi il fallimento perpetuamente.

Si trattava pero` di una questione di buon senso il vedere che l'applicazione della dottrina "extend and pretend" [prolungare le scadenze e fare finta che tutto e` come prima] al mio paese lo avrebbe gettato in una tragedia. Che invece di stabilizzare la Grecia, l'applicazione di questo dogma avrebbe installato una crisi auto-alimentantesi che avrebbe minato le fondamenta dell'Unione Europea.

Il nostro partito, e me stesso, ci siamo opposti all'accordo di prestito del maggio 2010, non perche` la Germania e i nostri altri partner non ci avessero dato abbastanza soldi, ma perche` ce ne avevano dati molti di piu` di quanto ne avessimo bisogno e ne potessimo accettare. Dei soldi che tra l'altro non potevano ne` aiutare il popolo greco, visto che sparivano immediatamente nel pozzo senza fondo del debito, ne` arrestare il suo appesantimento continuo, obbligando i nostri partner a prolungare questo fardello indefinitamente alle spalle dei citadini.

E questa innegabile verita` era nota al governo tedesco, pero` rimase inespressa.

Di fatto, gia` dal 2011, trascorso meno di un anno, le nostre previsioni si sono verificate. La concatenazione dei nuovi prestiti e le riduzioni drastiche della spesa pubblica non solo non sono risusciti a mantenere sotto controllo il debito, ma hanno anche punito i citadini piu`' deboli, trasformandoli da persone ordinarie con un lavoro ed un tetto in disoccupati senza casa che hanno perso tutto, incluso la loro dignita`.

L'ingente perdita di entrate ha portato al fallimento di migliaia di imprese, aumentando il potere oligopolistico di quelle che sono sopravissute. Di conseguenza, i prezzi diminuivano di meno che le entrate, mentre i debiti, sia pubblici che privati non cessavano di appesantirsi. In questo contesto, dove il deficit di speranza ha sorpassato tutti gli altri deficit, "l'uovo di serpente" del fascismo non ci ha messo molto a schiudersi e i neo-nazisti hanno cominciato a pattugliare i quartieri seminando l'odio e la violenza.

Malgrado la manifesta disfatta, la logica di "extend and pretend" continua ad applicarsi sistematicamente ancora oggi. Il secondo accordo di prestito del 2012 ha aggiunto un carico supplementare sulle spalle indebolite dello stato greco, riducendo i fondi di pensione, dando un nuovo slancio alla recessione, finanziando anche una nuova cleptocrazia con i soldi dei nostri partner.

Gli osservatori hanno parlato recentemente a proposito del mio paese di stabilita` e anche di crescita per "provare" che le politiche applicate sono state efficaci. Questa "realta`" virtuale non regge ad alcuna analisi seria. L'aumento recente del 0,7% del PIL reale (ovvero corretto dalla deflazione) non segna la fine della recessione ma la sua continuazione, visto che e` stato realizzato in un periodo di inflazione del -1,8% (ossia deflazione), che significa che il PIL nominale (calcolato in euro) ha continuato a scendere. Semplicemente dimisnuisce di meno che la media dei prezzi, mentre i debiti aumentano.

Questo misero tentativo di assemblare una nuova versione delle "statistiche greche", per dimostrare che l'applicazione della politica della troika in Grecia e` efficace, e` oltragioso per tutti gli europei che hanno il diritto di conoscere la verita'.

E la verita` e` che il debito pubblico greco non puo` essere onorato mentre l'economia delle persone e` sottoposta ad un continuo affogamento fiscale.

Inoltre, perseverare in queste politiche misantrope nel rifiuto di riconoscere una semplice questione di aritmetica, costa quotidianamete al contribuente tedesco, e al tempo stesso condanna una orgogliosa nazione europea all'assenza di dignita'. E l'aspetto peggiore e` che i greci si ritorcono contro i tedeschi, i tedeschi contro i greci, e l'idea di una Europa unita e democratica viene danneggiata profondamente.

La Germania, e in particolare il contribuente tedesco che lavora duramente, non ha niente da temere da un governo SYRIZA. Al contrario. Il nostro obiettivo non e` entrare in conflitto con i nostri partner. Il nostro obiettivo non e` ottenere dei prestiti supplementari o carta biancha per nuovi deficit. Il nostro obiettivo e` la stabilita` economica, dei bilanci primari equilibrati e, ovviamente, l'interruzione delle emorragie fiscali operate sui contribuenti da quattro anni per un accordo di prestito inadeguato tanto per la Grecia quanto per la Germania. Noi esigeremo la fine dell'applicazione del dogma "extend and pretend" non contro il popolo tedesco ma a beneficio di tutti.

Io so, cari lettori, che dietro le domande di una "stretta applicazione degli accordi" si nasconde la paura che "i greci, se li si lasciasse, potrebbero continuare a fare come hanno fatto fino ad adesso". Io comprendo questa inquietudine. Pero` vorrei mettere in chiaro che non e` stato il mio partito SYRIZA ad ereggere questo sistema di corruzione, arrichimento personale e favoritismi, ma invece quel partito che insiste nel rispetto degli accordi ed il proseguimento del programma di riforme; chiaramente solo quando i suoi privilegi non venivano toccati. Questo e` stato il caso negli ultimi quattro anni di governo Samaras. Noi abbiamo dichiarato guerra a questo sistema cleptocratico con il fine di promuovere delle riforme radicali ad un levello di funzionamiento dello stato, stabilendo la trasparenza nell'amministrazione pubblica, la meritocrazia, la giustizia fiscale, la lotta contro il riciclaggio di denaro. Sono queste riforme che sottomettiamo all'approvazione dei nostri citadini alle prossime elezioni.

Il nostro obietivo e` la messa in atto di un nuovo patto per l'insieme della zona Euro che permettera` tanto ai greci come all'insieme dei popoli europei di respirare, di liberare la produttivita`, di vivere con dignita`. Con la ripristinazione di un peso sulle spalle sostenibile e una via fuori dalla recessione. Attraverso il finanziamento pubblico della crescita, invece dell'austerita` condannata al fallimento, che non fa che reciclare la recessione. Rinforzando la coessione sociale, la solidarieta` e la democrazia.

Il 25 di gennaio in Grecia sorge una nuova opportunita` per l'Europa. Non lasciamo che venga persa.

09/12/14

Stupido sogno

wallpaper ufficiale dei Porcupine Tree
official wallpaper of the Porcupine Tree

Dei Porcupine Tree ho sentito dire: "il solito gruppo epigono", che nulla ha da aggiungere all'originale. Di Steven Wilson ho letto che copiava David Gilmour pure nel colore delle mutande. É proprio assurdo e stupido questo sogno di far rivivere il rock progressive negli anni '90-'00, con venti anni di ritardo, e forse ancora di piu`lo sono io ad ascoltarli ora, con altri 20 (come se la musica potesse avere solo una funzione storica?).
Ammetto che "Radioactive Toy" da "On the Sunday of Life"(1992) sembra la brutta copia di quel capolavoro floydiano che é "Comfortably Numb" da "The Wall" (1979); già questo puo` essere considerato un onore.
Però con il tempo hanno sviluppato uno stile molto personale e creativo, con sonorità tra l'etereo e l'hard-rock, con la giusta dose di elettronica e ovviamente di chitarra tagliante alla Gilmour, poche  digressioni e sbrodolature, a tratti una non molesta immediatezza consona coi tempi, e qualcosa spesso mancante al genere, un groove di basso sempre ben strutturato e a volte trascinante.
I migliori momenti della loro carriera direi gli album "Stupid Dream"(1999) e "In Absentia"(2002).

About the Porcupine Tree I heard saying: "the usual imitator group", that has nothing to add with respect to the original. About Steven Wilson I read that he was copying David Gilmour even in the colour of the underwear. This dream of reviving the progressive rock in the '90s-'00s, with 20 years of delay, is really absurd and stupid, and maybe I am even more in listening to them now, with oher 20 (like music could have only an historical function?).
I admit that "Radioactive Toy" from "On the Sunday of Life"(1992) looks like a bad copy of the floydian masterpiece "Comfortably Numb" from "The Wall"(1979); already this can be consideren an honour.
But with time they developed a very personal and creative style, with sounds between heavenly and hard-rock, with the right amount of electronics and obviously the cutting Gilmour guitar, a little digressions and dribbles, from time to time a not molest immediateness suitable for the times, and something usually missing in the genre, a well structured and often drawing bass groove.
I would say the best moments of their career are the albums "Stupid Dream"(1999) and "In Absentia"(2002).

copertina dell'album "In Absentia"(2002)
front cover of the album "In Absentia"(2002)

24/11/14

Radio Bayern



Pensieri fluidi del risveglio.
Le dita che cercano il bottone della radio.
Musica country-folk e rock'n'roll ti ricorda sotto quali ali sei nato e sarai protetto.
La pubblicita` del nuovo centro commerciale, accorrete, per tutta la famiglia.
Le rassicuranti informazioni sul traffico.
I soliti 10km di coda sulla A9 Monaco-Norimberga.
Qualche noiosa news locale.
Niente che valga la pena di menzionare dal mondo.
Tutto in ordine.
La gente esce, produce, consuma.
La radio concilia gli acquisti.
Nel traffico rende piu` comodo il sedile in pelle del SUV Audi.
Gli ingegneri si prendono le loro piccole responsabilita`.
I bulloni girano.

Pensamientos fluidos del despertar
Los dedos que buscan el botón de la radio
Música country-folk y rock'n'roll te recuerda bajo qué alas naciste y serás protegido.
La publicidad sobre el nuevo centro  comercial: ¡vengan, para toda la familia!
La información tranquilizadora del tráfico.
Los típicos 10 kms de atasco en la A9 Múnich- Nurenberg.
Alguna noticia local aburrida.
Nada que valga la pena mencionar sobre el mundo.
Todo en orden.
La gente sale, produce, consume. 
La radio concilia las compras.
En la carretera hace que el asiento de piel del Audi todoterreno ligero sea más cómodo.
Los ingenieros asumen sus pequeñas responsabilidades.
Los bulones giran

Flüssige Gedanke beim aufwachen
Die Fingern suchen die Radio Button.
Country-folk und Rock'n'Roll Musik dass Dich erinnert unter welchen Flügel
Du geboren bist und  geschützt wirst.
Die Werbung des neuen "Malls": Kommen Sie hierher, mit der ganzen Familie!
Die beruhigende Verkehrsinformation.
Die übliche 10km Stau auf der A9 München-Nürnberg.
Einige langweilige lokale Nachrichten.
Nichts erwähnenswert um die Welt herum.
Alles in Ordnung.
Leute gehen raus, produzieren, konsumieren.
Das Radio vermittelt die Käufe.
Im Verkehr, macht  den Lederfahrersitz des SUVs bequemer.
Die Ingenieuren übernehmen ihre kleine Verantwortungen.
Die Bolzen drehen. 

Fluid thoughts of the awakening.
Fingers looking for the radio's button .
Country-folk and rock'n'roll music reminds you under which wings you were born and  you will be protected.
The advertising of the new shopping mall: come on, for the whole family!
The reassuring news about the traffic status.
The usual  10kms traffic jam on the A9 Munich-Nürnberg.
Some boring local news.
Nothing worth to be mentioned from around the world.
Everything in order.
People go out, produce, consume.
The radio conciliates the purchases.
On the road it makes the  Audi SUV's leather seat more comfortable.
The engineers take their own small responsibilities.
The bolts turn.


09/11/14

Mauern abzubauen

There are a lot of walls to demolish.

Ci sono molti muri da demolire.

Hay muchos muros por demolir.


When the wall fell, or better, collapsed under a huge social pressure, and the world divided into blocks together with it, its pieces scattered all around the world, together with an undefined and completely unjustified hope for the future, before the conditionsless victory of capitalism showed to be the victory of no one.
Now the wall can be barely seen around the town, but a large trait, roughly 1km, is still standing, close to the Warschauer Strasse S-bahn station, all along the Spree river, and it has been painted by more or less known artists, reflecting the euphoric expectations of the early 90s. Some are great pieces of street art, in an incredibly good state of conservation and very little vandalized.

Quando il muro cadde, o meglio, collasso` sotto un'enorme pressione sociale, e il mondo diviso in blocchi assieme ad esso, i suoi pezzi si diffusero per tutto il mondo, assieme ad una indefinita e completamente ingiustificata speranza per il futuro, prima che la vittoria senza condizioni del capitalismo mostrasse di essere la vittoria di nessuno.
Ora il muro puo` appena essere visto per la citta`, ma un grande tratto, all'incirca 1km, e` ancora in piedi, vicino alla stazione della S-bahn di Warschauer Strasse, lungo il fiume Sprea, ed e` stato dipinto da artisti piu` o meno famosi, riflettendo le aspettative euforiche dell'inizio degli anni '90. Alcuni sono grandi pezzi di arte di strada, in stato di conservazione incredibilmente buono e molto poco vandalizzati.

Cuando cayó el muro, o mejor dicho, colapsó bajo una enorme presión social, y el mundo dividido en bloques junto a él, sus pedazos se difundieron por todo el mundo, junto a una indefinida y completamente injustificada esperanza para el futuro, antes de que la victoria incondicionada del capitalismo se probase como la victoria de ninguno.
Ahora el muro apenas se puede ver por la ciudad, pero un grande trecho, de aproximadamente 1km, esta todavia en pies, cerca de la estación de la S-Bahn de Warschauer Strasse, a lo largo del río Esprea, y lo pintaron artistas mas o menos celebres, reflejando las eufóricas expectatívas del inicio de los años 90s. Algunos son grandes obras de arte callejero, en impecable estado de conservación y habiendo sido poco víctima de vandalismo.



This bubble of the German reunification, whole quarters completely emptied, their cheap flats filled with immigrants, unemployed people and artists of all sorts, has undergone deep changes. A Spaniard would say: they have Mallorca, but we have Berlin. Now you can still find a Turkish who would give you a falafel sandwich for 2 euros, or take a Scotch in a bar for the same price, but such places are being replaced by cocktail bars where you get a mojito for 8 euros, and abandoned industrial buildings are being filled by clubs where an "Hartz 4" (the nearly universal but really minimal german unemployment benefit) cannot afford to enter. Maybe this transformation is going to affect also this delicious piece of history. There are rumours saying this trait of wall will be removed to leave place to luxurious residential units, which would benefit from the vicinity of the river.

Questa bolla della riunificazione tedesca, interi quartieri completamente svuotati, i loro appartamenti economici riempiti da immigrati, disoccupati e artisti di ogni tipo, ha subito profonde trasformazioni. Uno spagnolo potrebbe dire: loro avranno Mallorca, ma noi abbiamo Berlino. Ora puoi ancora trovare un turco che ti dia un panino al falafel per 2 euro, o prendere uno scotch in un bar per lo stesso prezzo, ma tali posti stanno venendo rimpiazzati da cocktail bar dove prendi un mojito a 8 euro, e edifici industriali abbandonati si stanno riempendo di club dove un "Hartz 4" (il pressoche` universale ma veramente minimale sussidio di disoccupazione tedesco) non puo` permettersi di entrare. Forse questa trasformazione affettera` anche questo delizioso pezzo di storia. Ci sono voci che dicono che questo tratto di muro sara` rimosso per fare spazio ad unita` abitative di lusso, che beneficeranno della vicinanza del fiume.

Esta burbuja de la reunificación alemana, enteros barrios completamente vaciados, sus apartamentos baratos llenados por imigrantes, parados y artistas de cualquier tipo, ha sufrido transformaciones profundas. Un español puede decir, ellos tendran Mallorca, pero nosotros tenemos Berlin. Ahora puedes todavia encontrar un turco que te dé un kebad de falafel por 2 euros, o tomar un güisqui de importación por el mismo precio, pero estos sitios estan siends remplazados por cocktail bares donde tomas un mojito por 8 euros, y edifícios industriales abandonados se están llenando de garitos donde un "Hartz 4" (el casi universal pero verdaderamente mínimo subsidio de desempleo aleman) no puede permitirse entrar. Quizás esta transformación afectará tambien esta preciosa parte de la historia. Hay voces que dicen que este trecho de muro será erradicado para dejar espacio a viviendas de lujo, que se beneficiaran de la cercanía del río.

Wiew of the Spree river and the Oberbaumbrücke from the East Side Gallery
Veduta del fiume Sprea e dell'Oberbaumbrücke dall'East Side Gallery
Vista del rio Esprea y del Oberbaumbrücke desde la East Side Gallery

There are a lot of walls to demolish, in Palestine, Melilla, Cyprus, these that forbid us to find global solutions to global problems, these that separate us in classes which do not communicate with each other.
There are a lot of walls to demolish, but not the East Side Gallery.

Ci sono molti muri da demolire, in Palestina, a Melilla, a Cipro, quelli che ci impediscono di trovare soluzioni globali a problemi globali, quelli che ci separano in classi che non comunicano tra di loro.
Ci sono molti muri da demolire, ma non l'East Side Gallery.

Hay muchos muros por demolir, en Palestina, en Melilla, en Cipre, los que impiden encontrar soluciones globales a problemas globales, los que nos separan en clases que no se comunican entre ellas.
Hay muchos muros por demolir, pero no la East Side Gallery.

21/10/14

The real size of german cars

We discuss today about a distinctive feature of the german cars. It is well known that these have a key role in defining the success mithology of the country, Mercedes, BMW, Audi; such magnificent appearing vehicles...! What is a little less known is that they are actually huge, well, they already seem at first view quite large, but their real size is much more.

Oggi discutiamo una caratteristica specifica delle automobili tedesche. E` ben noto che queste hanno un ruolo chiave nella definizione di una mitologia di successo del paese, Mercedes, BMW, Audi; veicoli dall'aspetto così magnifico...! Quello che è un po' meno noto è che sono in realtà enormi, beh, sembrano già a prima vista abbastanza grandi, ma la loro domensione reale è molto maggiore.

Discutimos hoy una propriedad caracteristica de los coches alemanes. Todo el mundo sabe que estos tienen un papel esencial en la definiccion de una mitologia de exito del pais, Mercedes, BMW, Audi; vehiculos de un aspecto tan magnifico... ! Lo que es un poco meno conoscido es que estos son en realidad enormes, bueno, parecen ja a primera vista bastante grandes, pero su tamaño verdadero es mucho major.


Their real width can be noticed in a couple of situations: when some vehicle stops in the emergency lane in a highway, such cars have to considerably slow down to be sure that they could pass through; or in the typical street of a suburban residential area, if someone is coming in the opposite direction they have to stop for the same reason; or when they have to overtake a bike, the space on the left must be at least 4 meters wide.

La reale larghezza può essere notata in un paio di situazioni: quando un veicolo si ferma nella corsia di emergenza in autostrada, queste vetture hanno bisogno di rallentare significativamente per essere sicure di superare quel punto; o nella tipica strada di un'area residenziale suburbana, se qualcuno sta arrivando nella direzione opposta devono fermarsi per la stessa ragione; o quando devono superare una bici, lo spazio a sinistra deve essere almeno di 4 metri di larghezza.

La verdadera anchura puede ser observada en un par de situacciones: cuando un vehiculo se para en el carril de emergencia en la autopista, estos coches tienen que desacelerar considerablemente para ser seguros de superar aquel punto; o en la tipica calle de una area residencial suburbana, si alguien esta llegando en la opuesta direccion tienen que pararse por la misma razon; o cuando tienen que superar una bicicleta, el espacio a la izquierda tiene que ser por lo menos 4 metros.


The real lenght instead of such a car can be clearly clarified with this picture. The small white car in the middle, parked by the way in the wrong direction, is enough to say that is not german, while all the others are. You can notice that its real size is equal to its apparent size, while for all the german cars it is much greater, given the enormous space that seems to separate them. It might look like a waste of parking space, but that is not possible given the well known german responsible and collaborative spirit.

La reale lunghezza di una tale vettura può essere invece chiarificata da questa immagine. Sulla piccola macchina bianca, parcheggiata tra l'altro nella direzione sbagliata, è sufficiente sapere che non è tedesca, mentre tutte le altre lo sono. Si può notare che la sua dimensione reale è uguale alla sua dimensione apparente, mentre per tutte le altre auto tedesche è molto maggiore, visto l'enorme spazio che sembra separarle. Potrebbe sembrare uno spreco di spazio di parcheggio, ma questo non è possibile visto il ben noto responsabile e collaborativo spirito tedesco.

Por otro lado la verdadera longitud de un tal coche puede ser clarificada por esta imagen. Sobre el pequeño coche blanco, aparcada entre otros en la direccion equivocada, es suficiente conocer que no es aleman, mientre todos los otros lo son. Se puede observar como su verdadero tamaño es lo mismo que su tamaño aparente, mientre para todos los otros coches alemanos es mucho major, dado el enrome espacio que parece separarlos. Podria parecer un gasto de sitio por aparcamiento, pero eso no es posible dado el conocido responsable y colaborativo espiritu aleman.

29/09/14

Il dono di meta` agosto


Per carita`, in stagione si trova anche in Germania, tondo come una mela, fatto quasi con lo stampino, un po' acquoso ma duro, e difficilmente a meno di 3 euro al chilo; ma un po' piu` a sud verso meta` agosto piovono letteralmente dal cielo, fuoriesono dai tombini, riempono di rosso la gia` rigogliosa vegetazione dei cortili, e dalle cucine quando cuoce si riversa per le strade il suo odore trascinante. Stiamo parlando ovviamente del pomodoro, questo frutto quasi magico proveniente dal "mondo nuovo" che ha finito per essere icona della cucina del Mediterraneo.
Che sia il piccolo tondo aspro Pachino, o un gigantesco Cuore di bue re delle insalate, o l'oblungo San Marzano da conserva, dalle mie parti chiamato butalina... Per inciso lontano dalle mie parti tale nome puo` tirarsi dietro un'imprecazione contro Garibaldi i Savoia e la dannata unificazione italiana...

Well, in the right season  you find it also in Germany, rounded like an apple, made almost with a mould, a little watery but hard, and hardly for less than 3 euros pro kilo; but a little souther around middle august they literally rain from the heavens, they pour out from the drains, they fill with their redness the already flourishing vegetation of the courtyards, and from the kitchens when it is cooked its drawing smell spills out in the streets. We are of course talking about the tomato, this almost magical fruit coming from the "new world" which ended up being the icon of the mediterranean kitchen.
It can be the small spherical harsh "Pachino" (a town in Sicily), or a huge "Cuore di bue" (heart of ox) king of the salads, or an oblung "San Marzano" (a town in Campania) for conserves, that where I come from is called "Butalina"... By the way far from where I come from such a name can invoke an imprecation against Garibaldi the Savoia royal family and the damned unification of Italy...

pomodoro tipo San Marzano
tomato of the kind San Marzano

Le conserve appunto; ricordo la vicina di casa calabrese, il suo pentolone gigantesco da strega, quell'aroma generosamente sprigionato dalla bollitura, e poi barattoli barattoli e barattoli, e questa specie di rituale mistico a cadenza annuale da famiglia allargata. E perche` noi no, o non piu`? Ho voluto recuparare questa tradizione, dettata piu` che altro prima dall'esigenza e poi dal buon senso, piuttosto che da qualunque desiderio di virtuosismo. Perche` devo comprare lattine ogni settimana al supermercato? E ingurgitare prodotti nella migliore delle ipotesi mediocri? Perche` e` piu` sicuro? Vaffanculo il botulino e tutta l'ansia che ti mettono i giornali quando succede qualcosa a causa di queste obsolete e pericolose pratiche casalinghe, indegne di una civilta` evuluta e frutto solo della miseria. Si lava bene il materiale il luogo e se stessi, si sterilizza e si chiude sotto vuoto i barattoli, come si deve, come si e` sempre fatto, e via.

Conserves indeed; I remember the neighbour from Calabria, her huge witchy cauldron, that flavour generously emanated by the boling, and then jars jars and jars, and this kind of yearly large family mystical ritual. And why we do not, or not anymore? I wanted to recover such a tradition, dictated before mostly by esigence and then later by common sense, much more than by any desire of virtuosism. Why should I buy every week tins in the supermarket? And swallow products which are mediocre in the best of the hypothesis? Because it is safer? Fuck off botulinus and all the anxiety the newspapers put on you when something happens  due to these obsolete and dangerous hausehold habits, which are unworthy for advanced civilization and reult only of misery. You wash properly the material the place and yourself, you sterilize and close under vacuum the jars, like one must, like one has always done, and let's go.


un tipico rovescio di pomodori
a typical tomato downpour

Bancone al lato di uno stradone di periferia, dall'altra parte i fabbricati giganteschi di una nota industria meccanica, dietro quel miscuglio di cascine case nuove case vecchie campi incolti campi coltivati fabbrichette che non e` ne` campagna ne` citta` ma quell'enorme luogo surreale che vi giace un mezzo. Quanto e` una cassa? 25 chili, a 0.65 centesimi al chilo. Me ne da una. Si vergogni lei, la signora prima ne ha presi 3 quintali e ci ha riempito la station wagon. Quasi gli dicevo, ma sa e` praticamente la prima volta. 
In realta` la nonna si ricordava bene di quando li faceva ancora; diceva da qualche parte ho ancora il pentolone ma chissa` dove. E` stata una gioia tagliare i pomodori assieme, guardare i pentoloni non tanto -oni ribollire, e poi a meta` cottura passarli con il passaverdura.
Poche decine di barattoli non credo che mi basteranno per tutto l'anno futuro.

Stand aside a wide road in the suburbs, on the other side the huge buildings of a well-known mechanical industry, behind that mixture of farms new houses old houses fallow fields small manufactures that is neither countryside nor city but that enormous surreal place that lies in between. How much is a case? 25 kilos, 0.65 cents pro kilo.I get a case. You should be ashamed, the woman before you took 300kg and filled the station wagon. I was about to say, you know, practically it is the first time.
Actually the grandmother remembered very well when she was still making it; she said somewhere I still have the big pot but who knows where. It was a joy to cut the tomatoes together, look at the not so big pots boiling, and pass them throught the rotary food mill half the way.
A few dozens of jars I don't think they will be enough for all next year.




21/08/14

Ode to epub

I wanted to express my appreciation for the epub format.
It is an open source format for encoding text files and features of its layout. It is vectorial. A good reader would take advantage of that allowing to customize text size, colors, margins, spacing, orientation, and optimizing the appearance for the screen of your device.
A document conceived in this format would be ideal, but most of times it is just converted from pdf; operation which often works poorly not because of the epub but because of the pdf extraction library. Furthermore it is not designed to handle pictures and articulated layouts, and it is often found unsatisfactory for these side reasons.

Volevo esprimere il mio apprezzamento per il formato epub.
E` un formato open source per la codifica di file di testo e caratteristiche della sua struttura. E` vettoriale. Un buon lettore approfitta di questo permettendo di personalizzare la dimensione del testo, i colori, i margini, le spaziature, l'orientazione, e ottimizzando l'aspetto per lo schermo del tuo dispositivo.
Un documento concepito in questo formato sarebbe ideale, ma la maggior parte delle volte e`` semplicemente convertito da pdf; operazione che spesso riesce male non a causa dell'epub ma a causa della libreria di estrazione del pdf. Inoltre non e` disegnato per maneggiare immagini e impaginazioni articolate, ed e` spesso condiderato insoddisfacente per questi motivi marginali.
 



These pictures show how an epub can be represented on my mobile. It is a document directly available as epub from the Guthemberg project website.

Queste immagini mostrano come un epub puo` essere rappresentato sul mio telefono. E` un documento direttamente disponibile come epub nel sito web del progetto Guthemberg.

 

11/08/14

why do germans go on holidays at the italian sea?

30 degrees instead of 40, clean water, no salt, grass instead of sand, trees instead of umbrellas, no overcrowding...
why do germans go on holiday at the italian sea?

30 gradi invece di 40, acqua pulita, niente sale, erba invece di sabbia, alberi invece di ombrelli, niente sovraffollamento...
perche` i tedeshi vanno in vacanza al mare in Italia?

30 grados en vez de 40, agua limpia, no sal, hierba en vez de arena,  arboles en vez de parasoles, no hacinamiento...
porque los alemanes se van de vacaciones a la playa en Italia?


 
  


08/08/14

Dammi un'ora, prima che sia tardi

una roba simil poesia che ho scritto parecchio tempo fa e che ora mi sorprende:

esorcizzavo i miei fallimenti
riversando autoironia a palate su chiunque a tiro,
a quel punto con le dita mi sfiorasti tra il gomito e il polso,
la spalla sarebbe stato troppo poco, le mani troppo
prima che il té si raffreddi
e il ghiaccio nel mojito si sciolga,
prima che il sole tramonti, o che sorga
prima che la fiducia si inaridisca
e avremo solo la nostra miseria da difendere
raccontami le tue costruzioni metafisiche,
il tuoi grimaldelli nichilistici,
narrami del tuo primo giorno di scuola
e dell'istante in cui realizzasti che le nuvole si spostano,
spiegami come nell'universo ti fai cullare e travolgere,
come ti difendi dall'inedia e dall'inconsistenza
prima che scada il parcheggio,
che l'ultimo bus notturno sfrecci indifferente,
prima che la tormenta si alzi, e ci sovrasti
prima che non non saremo più disposti a lasciarci influenzare,
a scoprire, ad uscire di casa
parlami delle cadute in bicicletta,
e dei tuoi imbarazzi più immensi
condividi le tue visioni allucinatorie
e il tuo repertorio di ironia
rappresentami come sostieni la vertigine
del sapermi inconoscibile, lontano, irraggiungibile







23/12/10

Il sentiero che porta alla terra dei morti


Anni 80': da una parte il nichilismo e il vuoto valoriale, l'ultraliberismo di Reagan e della Tactcher, il neocolonialismo delle corporation, globalizzazione selvaggia, multinazionali che dettano l'agenda politica ed egemonizzano gli orizzonti personali; dall'altra parte l'ingegneria elettronica, la crescita esponenziale della potenza di calcolo e di stoccaggio dati, megaserver, cibernetica, intelligenza artificiale, biochimica. Il cyberpunk ne è la naturale inevitabile conseguenza a livello di immaginario culturale e di realizzazione letteraria, con i sui temi ricorrenti, le sue opprimenti ambientazioni concretamente futuribili, la sua consistenza interna, e il suo disperdersi annacquato a contaminare la cultura pop negli anni a venire: chi non si è almeno un po' riconosciuto in Neo durante le sue sgaloppate nella matrice a combattere macchine e virus informatici?
Neuromante (titolo originale "Neuromancer", anche in italiano è felicemente conservato il gioco di parole di fusione tra neuro- e necromancer ovvero necromante) di William Gibson, uscito nel 1984, a distanza di quasi trent'anni è considerato il capolavoro del genere, ed effettivamente, a mio modestissimo avviso, ne ha tutti i requisiti: ne definisce i canoni, grazie ad una struttura magistrale, all'efficacia linguistica, e, incidentalmente, ad una trama avvincente, ma contemporaneamente li trascende travalicando progressivamente in una universalità poeticamente visionaria. Non mi stupirei se chi sarà al mondo tra tre-quattro generazioni lo dovrà affrontare nella scuola dell'obbligo (ammesso che mondo, scuole e obblighi esistano ancora) nello stesso modo in cui ora si legge George Orwell.
Il lettore viene immerso gradualmente in una società globale di pirati informatici che scorrazzano nella rete, assassini senza scrupoli al soldo di potenti e ramificate corporation, ricettatori di software e innesti neuronali che ampliano le potenzialità del cervello, chirurghi clandestini e protettori a termine; un mondo dove il polistirolo galleggia illuminato dalle insegne al neon di fronte alle banchine del porto di Tokyo, dove la dispersione urbana ha trasformato l'east coast da New York a Miami in un'unica area metropolitana, dove se non vuoi morire devi guardarti le spalle continuamente. Un mondo stratificato su diversi livelli di realtà, dove la sottrazione fisica di un oggetto può avere successo solo se parallelamente un'incursione attraverso il cyberspazio rende innocui i connessi sistemi di protezione informatica; dove ad ogni elemento fisico reale corrispondono informazioni digitali in un ambiente virtuale infinito-dimensionale nel quale sono topologicamente organizzate strutture di dati in continua comunicazione ed evoluzione, che con ausilio di software vengono rappresentate come oggetti iridescenti immersi in uno spazio illusorio. Attraverso questo network globale posso avere accesso a percezioni sensoriali generate in qualche altro luogo da qualche dispositivo, come se questo fosse fuso con il sistema nervoso; al limite queste possono essere ricostruite artificialmente, posso rimanere intrappolato in un mondo artefatto, ricreato ad arte, ammesso che qualcuno, per esempio una immensa intelligenza interficiale, sappia ricostruire e programmare ogni singolo granello di sabbia, ogni spiffero di vento, le movenze leggiadre di un ragazzino, la dolcezza ammaliante della ragazza che credevi di aver perduto, ovvero la sterminata complessità del mondo, senza ritornare ciclicamente, camminando sulla spiaggia, al punto di partenza. Come a suggerirti che l'unico indizio a sostegno dell'autenticità dell'universo sia la sua infinitezza. Questo sprofondamento viene rappresentato come esperienza sensoriale, un viaggio continuo a tratti inintellegibile, i cui una sinestesia continua trasmette e amplifica la confusione delle percezioni.
Se riesci a non farti travolgere dalla morbosità e dall'intrigata architettura dell'intreccio, non puoi riporre il volume nella libreria senza rimettere in discussione e riaggiornare il tuo concetto di realtà, senza confrontarti con il fatto che le nostre esperienze non sono che input neurali e successive elaborazioni, senza affrontare una questione che arrogantemente mi prendo la libertà di sintetizzare nella seguente domanda un po' prosaica: " Sei innamorato. Preferisci vivere in un mondo che consideri reale perché l'unico che tu abbia mai conosciuto dove sai che lei (o lui) è morta(o) in modo orribile, oppure in un mondo dove ce l'hai lì accanto, potete guardarvi, parlarvi, trasmettervi vibrazioni con le gestualità di sempre, avere amplessi, un mondo per il resto perfettamente indistinguibile dall'altro tranne per il fatto che per certo sai essere falso e illusorio? "

06/12/10

Meraviglie tecnologiche

Vado alla scrivania, premo un tasto e accendo il portatile, il sistema operativo richiede la password utente, si avviano tutti gli oscuri processi che coccolano il mio mondo informatico attraverso l'amichevole familiare grafica a finestrelle; mi connetto via wireless, previo inserimento password, alla rete locale, che attraverso il router fastweb e i suoi protocolli sotterranei mi da accesso alla rete globale. Apro il terminale, ora mi posso dimenticare dell'interfaccia punta-clicca-trascina, e del lago del Nuuksio National Park, Helsinki su cui sono carnalmente ma misticamente appesi cartelle e vari oggettini colorati. Con un bel, soddisfacente, comando SSH, mi connetto, inserendo la password personale, al mio account sul server dell'INFN; qui copio il sorgente della simulazione numerica su cui ho lavorato negli ultimi 5 mesi della mia vita, lo compilo con gfortran. Adesso, da dentro la LAN dell'INFN di Torino, posso connettermi, con un altro bel, soddisfacente, comando SSH, previo inserimento password, all'ìinterfaccia utente lcg dalla quale posso interfacciarmi con GRID, una rete di migliaia di CPU disseminate in decine di centri di ricerca nazionali, che mi fornirà la potenza di calcolo di cui ho bisogno in un lasso di tempo ragionevolmente contenuto. Qui vi copio l'eseguibile appena generato. Avvio un proxy server; il comando, dopo aver richiesto una password "segretissima", controlla i certificati personali elettronici e legge un file di configurazione per sapere che server contattare e a che titolo. Ora, attraverso la mediazione del proxy, posso scambiare dati con questo server e sottoporre l'eseguibile a GRID. Il comando legge un paio di file di configurazione, uno specifica eseguibile e input-output richiesti, un'altro specifica una serie di parametri che influenzano il modo in cui la mia richiesta viene gestita. Il Workload Management System analizza quest'ultima, individua i computing elements e gli storage elements che rispecchino i parametri in grado di soddisfarla e smista il lavoro tra essi, e mi produce una stringa di caratteri identificativa del mio processo con la quale posso controllarne lo stato e recuperare il risultato una volta che è terminato.
In un qualche punto dello spazio tempo a me prossimo, mia nonna di 86 anni si avvia verso verso uno schermo, preme un bottone la cui presenza è evidenziata da un nastro adesivo colorato, e dopo aver smosso l'antenna a baffo attende qualche secondo l'apparizione delle immagini di un varietà tardo pomeridiano della Radiotelevisione Italiana.
Mi sto chiedendo cosa ci sia di strutturalmente diverso, e non lo so.